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In allegato copia dello Statuto e dell'Atto Costitutivo del Comitato con relativo codice fiscale e con timbro dell'ufficio registro. L'indirizzo della sede per il momento è: Comitato per il Parco Regionale della Brughiera, via Fiume 12/a Meda (MB) 20821. Codice Fiscale: 91124990150
Il Comitato per il
Parco Regionale della Brughiera si è ricostituito nella primavera
del 2008. Ne fanno parte associazioni, gruppi politici e
singoli cittadini che operano in campo ambientale nelle province di
Milano, Como e Monza e Brianza. Siamo consapevoli di vivere in una regione dove il sostegno politico ed amministrativo allo “sviluppo ad ogni costo” si è spesso saldato agli interessi individuali e ai poteri forti del mercato immobiliare, dando vita ad un'urbanistica incontrollata, facendo scempio del territorio con una colata di cemento continua sull'asse Milano/Como. Pur consapevoli di ciò, non ci rassegniamo e chiediamo la tutela regionale delle residue aree verdi, peraltro d'elevato pregio ambientale, nonché delle aree agricole annesse. La situazione si sta ulteriormente aggravando anche a causa di una politica dei trasporti che privilegia la realizzazione di grandi opere stradali per la mobilità delle popolazioni e delle merci su gomma. Un esempio su tutti l’autostrada Pedemontana che investirà a breve anche i nostri territori.
Questa logica di
consumo delle ultime aree verdi va fermata. Il comune denominatore
di lavoro su cui abbiamo deciso di spenderci è quello di tutelare
gli ultimi lembi di territorio rimasti a verde agricolo e a boschi,
con peculiarità ambientali degne di rimanere tali. Per proteggere quell'ampia fascia boschiva della brughiera ricca di biotipi, che interessa comuni della Brianza milanese e comasca, abbiamo promosso unitariamente questo cammino il cui obiettivo è l'istituzione del PARCO REGIONALE DELLA BRUGHIERA. Una parte di quest'area rientra nel Parco Sovracomunale cui aderiscono i comuni di Meda, Mariano Comense, Lentate sul Seveso, Cabiate, Figino Serenza, Carimate, Novedrate, Cermenate, Brenna e Carugo. Tuttavia questo Ente, in quanto sovracomunale e non regionale, non è in grado di salvaguardare adeguatamente tali aree e, oltretutto, lascia fuori da qualsiasi tutela zone d'alto pregio situate nei Comuni limitrofi. Va ricordato che, purtroppo, gli appetiti su questo polmone verde non si sono mai sopiti. Molte aree sono state intaccate da lottizzazioni sia di espansione industriale sia residenziale; su altre esistono progetti devastanti che vengono via via ripresentati allorquando si presentano condizioni favorevoli promosse da amministratori compiacenti. IL COMITATO VUOLE:
Ci piace pensare che sia la collettività a godere di questo bene, adeguatamente mantenuto e tutelato con il fine di migliorare altresì la qualità della nostra vita suburbana.
IL PARCO: UNA STORIA LUNGA 30
ANNI ADERISCONO AL COMITATO PER IL PARCO REGIONALE DELLA BRUGHIERA: AIAB LOMBARDIA ARKAICOS - Lentate s/S ASSOCIAZIONE L’ORRIDO DI INVERIGO ASSOCIAZIONE SACRA FAMIGLIA - Cesano Maderno BRIANZA DOMANI - Meda CIRCOLO XX SETTEMBRE - Meda COMITATO AREA ARCHEO. IND. - Lentate s/S COMITATO PER L’AMPLIAMENTO DEL PARCO BRIANZA CENTRALE - Seregno e Macherio COMITATO VILLA CASANA - Novedrate GRUPPO AMBIENTE 2 FEBBRAIO - Como GRUPPO NATURALISTICO DELLA BRIANZA - Canzo GUARDIE ECOLOGICHE VOLONTARIE - Cabiate I CAMINADASI - Meda IL GAMBERO - Capiago Intimiano L’ONTANO - Montorfano LA PUSKA - Lentate s/S LAVORI IN CORSO Lista Civica di Cantù LEGAMBIENTE sez. di Cantù e sez. di Como LIPU sezione di Como NATURA & CULTURA - Bovisio Masciago NOVEDRATE AMBIENTE PRO LOCO “PRO MEDA” SINISTRA E AMBIENTE - Meda UNITI PER MEDA WWF INSUBRIA (Como e Groane)
Se volete aderire al nostro progetto - come
associazione o altro - inviateci una
email
e sarete linkati
PARCO
DELLA BRUGHIERA - un parco in cerca di futuro da oltre TREnt’anni CHE COS’E’ IL PARCO DELLA BRUGHIERA? Già previsto dal piano generale delle aree regionali protette, è un territorio caratterizzato da pianalti morenici un tempo generati dai movimenti della lingua glaciale del lago di Como e da corsi d’acqua che l’hanno eroso. In gran parte ricoperto da estese superfici boscate con una grande varietà di specie tipiche dell’alta pianura occidentale lombarda, comprende quella formazione vegetazionale che ha dato il nome al Parco cioè la brughiera. Prima ampiamente diffusa, la brughiera, costituita dal piccolo arbusto denominato brugo (Calluna vulgaris), oggi sopravvive in suoli poveri e in condizioni precarie, spesso in associazione con la molinia e la ginestra. Boschi, brughiere ma anche laghetti e piccole zone umide, caratterizzano un complesso e prezioso ecosistema che interessa i Comuni di: Meda, Lentate sul Seveso, Cabiate, Mariano Comense, Novedrate, Carimate, Figino Serenza, Cantù, Carugo, Cermenate, Grandate, Vertemate con Minoprio, Cucciago, Fino Mornasco, Casnate con Bernate, Senna Comasco, Orsenigo, Brenna, Montorfano, Lipomo, Capiago Intimiano, Tavernerio, Alzate Brianza e Como. Natura ma anche storia: in un suggestivo contesto forestale, l’Abbazia di Vertemate o l’antica chiesetta romanica di S. Adriano ad Olgelasca, sono alcuni degli esempi del patrimonio storico-architettonico che può essere oggetto di attenzione per un percorso culturale che parte dagli stessi nuclei abitati, come dalla cittadina di Cantù con il complesso monumentale di Galliano, posta al centro dell’anello verde del Parco. PERCHÉ SENTIAMO LA NECESSITA’ DI TUTELARE QUESTO TERRITORIO? Elementi di pregio ambientale, naturalistico, paesaggistico e storico, che ancora sopravvivono, ci consentono mediante uno strumento di tutela di mantenere ancora in vita l’identità secolare di un territorio in cui, ora più che mai, ha acquisito un enorme valore a causa della crescente urbanizzazione che sembra non avere fine, offrendo anche l’opportunità di attività ricreative ed iniziative di educazione ambientale in un contesto sano e lontano dalle forme di inquinamento della civiltà moderna. Un ambiente naturale ancora ricco di specie animali e vegetali di interesse conservazionistico, che questo Parco può preservare evitando l’isolamento ecologico di aree già tutelate come la riserva naturale “Lago di Montorfano”, la riserva naturale della “Fontana del Guercio” e l’Oasi delle “Torbiere del Bassone”. Un territorio in cui si praticava la raccolta del brugo, la cavazione dell’argilla o il “diritto di legnatico”, una millenaria tradizione di utilizzo collettivo del bosco che ancora sopravvive nel Comune di Orsenigo. Ma anche cascine ed altri edifici della civiltà contadina, rogge, fornaci ed antiche strutture, che se opportunamente valorizzate e salvaguardate contribuiscono ad arricchire il nostro patrimonio storico-culturale. PERCHÉ UN PARCO REGIONALE DELLA BRUGHIERA? Questo territorio possiede tutte le caratteristiche ambientali, paesistiche e culturali previste dalla legge per la costituzione di un Parco Regionale. La maggior parte di queste aree naturali è già riconosciuta, dall’attuale legge regionale, come area di rilevanza ambientale. Attualmente, però, la gestione e l’uso di questo territorio sono definite dai piani regolatori comunali che, non essendo coordinati fra loro, non ne garantiscono sufficientemente la salvaguardia. La creazione di un Parco Regionale introdurrebbe uno strumento di coordinamento con normative appropriate (Piano di Parco e Regolamento) ai quali i PGT comunali dovrebbero adeguarsi, permettendo una gestione armonica ed unitaria di tutto il territorio. Il Parco Regionale della Brughiera, inoltre, consentirebbe la costituzione di un “baluardo verde” a nord di Milano, in analogia alla cintura che già cinge la metropoli a sud, col Parco Agricolo Sud Milano. IL PARCO REGIONALE : PROTEZIONE E VANTAGGIO PER TUTTI La costituzione di un Parco Regionale, inoltre, fornisce regole uniformi anche per tutta una serie di attività e di interventi di grande rilievo sociale, regolamentandole su tutto il territorio interessato: le attività artigianali, commerciali, di servizio, agro-silvo-pastorali; la circolazione veicolare e la mobilità sostenibile; la ricerca scientifica; le emissioni sonore e luminose; le attività da affidare all’occupazione giovanile, alle associazioni di volontariato ed al servizio civile volontario; l’accessibilità del parco ai disabili ed ai portatori di handicap. Inoltre consente l’utilizzo, da parte dei Comuni inclusi nel territorio del Parco, di misure di incentivazione, dando ad essi la priorità per i finanziamenti statali e regionali richiesti per la realizzazione di: restauri di centri storici, recupero di nuclei rurali, attività culturali connesse al Parco, attività sportive compatibili, strutture per l’utilizzo di energie alternative a basso impatto ambientale. Tali incentivi sono attribuiti anche ai privati che intendano realizzare attività produttive e di servizio compatibili con le finalità istitutive del Parco. |
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